Superata la fase acuta, non sempre i pazienti sono in grado di rientrare al proprio domicilio. Per questo è talvolta auspicabile trascorrere un periodo intermedio in un contesto residenziale terapeutico come quello delle comunità.
Il percorso terapeutico in comunità garantisce il continuo affiancamento agli ospiti all’interno di un contesto ambientale che per caratteristiche fisiche e organizzative rimanda ad una dimensione familiare.
Gli ospiti vengono coinvolti nella gestione della casa e in tutte le attività che la riguardano.
La partecipazione dell’utente alla dimensione quotidiana della vita come la preparazione dei pasti e la cura degli spazi, favorisce una responsabilizzazione e il recupero e/o l’acquisizione di livelli differenti di autonomia all’interno di un contesto protetto.
La vita in comunità, intesa come condivisione di regole, esperienze e spazi, sta alla base del lavoro delle residenze dove il gruppo diviene vero e proprio strumento terapeutico di elaborazione ed integrazione.
Il sistema di regole che fonda la comunità e scandisce i tempi ha in sé una funzione strutturante.
In comunità inoltre l’ospite può sviluppare un senso di appartenenza al gruppo che rafforza il suo senso di identità.
Sulla base di un progetto personalizzato, condiviso con il paziente, la famiglia e i servizi invianti, vengono programmati percorsi terapeutici strutturati sia sulle esigenze cliniche degli ospiti che sugli aspetti socioriabilativi.
Tali percorsi hanno una durata che varia e prevedono oltre ai colloqui psicoterapici, la partecipazione a laboratori strutturati tipo terapeutico o ricreativo (arteterapia, musicoterapia, ortoterapia ecc.), attività volte alla socializzazione come i gruppi di discussione, nonché interventi educativi mirati al recupero delle abilità di vita quotidiana, quali appunto la preparazione dei pasti o le attività di pulizia domestica. I programmi di riabilitazione psichiatrica sono mirati al miglior recupero psichico, fisico e relazionale, in modo da ottenere un reinserimento efficace e duraturo nella vita famigliare e sociale.
Interventi ed attività
La comunità terapeutica è da intendersi come uno dei contesti clinico sociali dove l’ utente può vivere e curarsi costruendo relazioni; E da intendersi ancora, come contesto “abitato” da gruppi di persone (Operatori, familiari, pazienti) che condividono la titolarità e la responsabilità di un Progetto Terapeutico Personalizzato sui bisogni e sui desideri dell’ ospite.
La Comunità possiede ed affida all’Utente molteplici spazi, personali e comunitari, favorendone la riappropriazione, attraverso l’assunzione di piccole responsabilità quotidiane per la cura diretta degli stessi. L’intento è di promuovere la compartecipazione, il “fare insieme” per la costruzione di semplici “oggetti di terapia”, facilmente fruibili (la stanza pulita, il letto ben fatto, la tavola in ordine, etc.).
Area Psicoterapica
– Pisco Terapia individuale All’interno della struttura tale attività svolge un ruolo primario e di fondamentale importanza al fine di raggiungere tramite la terapia un cambiamento. Tale cambiamento si concretizza nel raggiungimento di uno stato maggiore di benessere personale del nostro ospite , non inteso necessariamente come risoluzione totale e definitiva dei problemi presentati all’inizio della terapia, ma come acquisizione e attivazione di risorse e di strumenti, necessari per affrontare problematiche passate, presenti o future. Non si tratta di una trasformazione superficiale, limitata al semplice apprendimento di nuove informazioni o di nuove “tecniche”, ma di una trasformazione sostanziale, a livello sia del pensiero che dell’azione. L’obiettivo di ogni percorso terapeutico è quello di rendere il paziente in grado di attuare una profonda riflessione su di sé, attraverso la rinnovata capacità di mettersi in discussione al fine di raggiungere una più completa e complessa consapevolezza di sé.
– Gruppi di aiuto e sostegno La struttura tramite questi gruppi cerca di condurre i propri ospiti verso una ricostruzione della loro identità, L’esperienza di condivisione della loro problematica giova sia alla persona che viene aiutata sia a chi aiuta. Ci si può rendere conto che la sofferenza non deve necessariamente essere permanente, ma può essere superata.
Area Espressiva
– Progetti dinamici espressivi I laboratori dinamico-espressivi, come il teatro hanno un’impostazione psicodinamica pertanto mirano, attraverso un coinvolgimento diretto, a favorire nel paziente la ricostruzione di esperienze cognitivo-emozionali complesse che, una volta elaborate e fatte proprie, gli consentano di beneficiare di processi di funzionamento più mobili e di una più profonda integrazione della persona (si segue un percorso comune all’interno del quale l’utente si confronta con quei contenuti emotivi considerati alla base della strutturazione dell’individuo: la relazione con le figure genitoriali e col proprio corpo, il processo di individuazione, il contatto interpersonale, il proprio progetto di vita, etc.).
- Gruppo di Mentalizzazione (promuovere la capacità di comprensione, comunicazione ed espressione degli stati mentali propri e altrui e di quelli emotivi, promuovere l’empatia, promuovere la capacità di esprimere e canalizzare l’emozionalità in attività di gruppo, rinforzare il controllo degli impulsi, migliorare la gestione degli stati ansiosi, promuovere il supporto reciproco.
- Gruppo Fiabe (stimolare l’attività fantasmatica, accedere a tematiche conflittuali pregresse in un clima di sicurezza al fine di armonizzare pulsioni contrastanti, acquisire abilità emotive.
- Psicodramma (stimolare la creazione di uno spazio psichico contenitivo, individuare i nuclei del disagio e rielaborarli attraverso l’azione, liberare le energie inibite e represse.
- Disegno Libero (sviluppare e stimolare potenzialità psico-emotive latenti, valorizzare canali comunicativi alternativi).
- Laboratorio Fotografico (acquisizione tecnica, favorire l’ampliamento delle risorse emotive e cognitive, sviluppare l’empatia attraverso le immagini).
- Cineforum (sviluppare le capacità comunicative e argomentative incoraggiando la discussione e il confronto, permettere il rispecchiamento e la discussione dei vissuti emotivi, favorire l’abilità di cogliere i messaggi superficiali e profondi).
Area Riabilitativa
-Stimolazione abilità di base
Cura del Sé e degli spazi di vita comune.
- Educazione all’acquisto (promuovere l’autonomia personale, imparare a gestire le proprie risorse economiche, imparare a soddisfare i propri bisogni in modo congruo).
- Educazione al farmaco.
- Laboratorio di Cucina, (acquisire le abilità, l’autonomia gestionale e le competenze).
- Lavori intra ed extraresidenziali (aiutare a individuare la rete di servizi sul territorio).
- Corsi di formazione esterni.
- Partecipazione a uscite organizzate o individuali (sollecitare a prendere i mezzi di trasporto in autonomia).
– Gruppi di attività motoria e sportiva
Il progetto “Fare Sport “è una della attività più partecipate da parte dei nostri ospiti, lo sport come attività di aggregazione in un ottica terapeutica riabilitativa . L’obbiettivo del progetto “Fare Sport è di voler riportare l’ ospite in condizioni il più possibile corrispondenti alla realtà della società in cui è immerso, cercando di evitare ogni forma di isolamento fisico e mentale .
Psicomotricità/ ginnastica posturale (migliorare le insufficienze motorie quali l’equilibrio, la postura, gli schemi motori di base e i movimenti .)
– Giardino e Orto Terapia
il gruppo di giardinaggio e di orto terapia è una delle attività proposte all’interno della struttura per i nostri ospiti. Ciò è possibile grazie agli ampi spazi verdi che la struttura offre. Gli obbiettivi che tale attività terapeutico riabilitativa si prefigge sono:sollecitare le capacità sensoriali, sviluppare un senso di utilità sociale e di autostima,educare l’ utente al saper aspettare.
- Pet-therapy progetto A.P.E. (l’apicoltura previene l’emarginazione)
Il progetto A.P. E. nasce dalla collaborazione tra il circolo Legambiente di Campobasso , e la Cooperativa Sociale Dialogo.
A.P. E si pone come obiettivo principale quello di permettere il miglioramento della qualità della vita degli utenti della CRP.
Creare una nuova coscienza sull’importanza del ruolo rivestito dalle api sul pianeta, tenendo conto di tre concetti fondamentali:
- La straordinaria capacità dell’ape di fare costante monitoraggio degli elementi inquinanti dell’ambiente di vita;
- I diversi prodotti alimentari che sono di grande aiuto per la nostra salute, compreso il rilancio dell’ apiterapia, fondamentali ad aiutare il nostro benessere di vita;
- La compagnia delle api, il loro fascino attrattivo, i comportamenti super evoluti che ci possono far riflettere sui grandi valori della vita.
– Laboratorio lettura giornale.
– Partecipazione a servizi di utilità comune.
– Attività ricreativo-culturali all’esterno della CRP (cinema, pizzeria,ecc.)
la struttura organizza in modo periodico delle uscite con i propri ospiti, per andare in pizzeria o al cinema o al mare durante il periodo estivo, e sono sempre tantissimi ad aderire.